Se ne vanno sempre i migliori
Di Beatrice Baino, Antonio D’Avino, Cristiano Pizzicato
Regia Beatrice Baino e Antonio D’Avino
La voce di Martin Luther King è di Pino L’Abbate
foto di Marcello Merenda
“Se ne vanno sempre i migliori” è uno spettacolo itinerante, pensato per la messa in scena all’interno di grotte naturali e altri luoghi suggestivi. L’idea fondante è quella di un “Viaggio nell’Oltretomba” in cui gli spettatori/studenti, accompagnati da un personaggio leggendario, incontreranno alcuni tra i più grandi personaggi della Storia.
Attraverso la visita si compirà un viaggio alla riscoperta di uomini e donne che grazie alle loro “vite straordinarie”, al coraggio e al loro spirito di innovazione, hanno segnato la Storia.
Nei rispettivi campi, dopo la loro venuta, nulla è stato più come prima.
Vedremo come il Genio, inteso come abilità fuori dalla norma, sempre in precario equilibrio sulla corda che separa Male e Bene, possa portare alle imprese più eroiche, alla realizzazione delle più straordinarie opere d’Arte ma anche alle più grandi catastrofi della Storia. Gli spettatori incontreranno durante il loro percorso personaggi come: Cleopatra, Einstein, Shakespeare, Mozart, Martin Luther King, Elvis Presley, Chaplin.
I personaggi incontrati analizzeranno la “Storia” propria e del mondo che li circonda ed ecco allora che Cleopatra si mostrerà, soprattutto, come la prima grande donna di potere, Einstein rivivrà, attraverso un montaggio drammaturgico, le sue stesse parole, in particolare quelle che utilizzò per rispondere alle domande poste per lettera da alcuni bambini e di cui si è conservata testimonianza, mentre sempre da alcune epistole giunte fino a noi, muove il monologo di Mozart che rivela il suo desiderio di conquistare notorietà anche a Napoli, città ricca – a suo avviso – di talento musicale. Particolarmente toccante l’installazione su Martin Luther King con episodi ed immagini tratti dalla sua vita con un forte quanto semplice riflessione sul pregiudizio sia esso razziale o di genere… “il pregiudizio è buio, buio come questa grotta”.
Il viaggio proposto permetterà di comprendere quanto la conoscenza dei Grandi, attraverso le loro opere e le loro debolezze, sia fondamentale per costruirci un futuro migliore.
Un viaggio che stimolerà i giovani spettatori ad essere sempre curiosi, ad assecondare il proprio spirito di avventura, a vivere esplorando e prestando attenzione a tutto ciò che ci circonda, ad imparare dai Grandi del passato.
Ognuno di loro è stato un giovane studente, un giovane esploratore della vita, con tutte le sue difficoltà e incomprensioni.
Non si diventa Grandi se non si affrontano le proprie paure ed insicurezze.
Il Genio, secondo la filosofia dello spettacolo, è una voce flebile presente in tutti noi ma va ascoltato, stimolato e in fine indirizzato verso il Bello.